Altoparlanti per pc: la qualità audio fa sempre la differenza
Al giorno d’oggi praticamente chiunque possiede un computer, un tablet o uno smartphone nella propria abitazione o in ufficio; ma quando si desidera ascoltare dei rumori in maniera limpida e precisa ci si scontra sempre con un problema: la qualità dell’audio. Essa è spesso molto scadente, talvolta al di sotto di qualsiasi standard.
Se con lo Smartphone esiste la possibilità di collegare via bluetooth uno speaker o delle casse portatili che supportino tale connessione, per pc la cosa migliore è collegare via cavo un sistema audio, o naturalmente un sistema audio bluetooth. Questo permetterà di migliorare notevolmente l’esperienza di ascolto, indifferentemente da cosa facciamo o cosa ascoltiamo.
Alla fine, perciò, rimane solo un quesito: tra le centinaia di modelli in vendita, quale è meglio scegliere? Prima di tutto andiamo a vedere quali sono le loro caratteristiche generali, che indirizzano la scelta su una tipologia piuttosto che su un’altra.
I 10 altoparlanti per pc più venduti
Ecco la lista aggiornata in tempo reale dei 10 altoparlanti per pc più venduti ed usati ad oggi. Per vedere quali sono invece le nostre migliori casse per pc, ti invitiamo assolutamente a leggere la nostra guida dei migliori altoparlanti per pc in commercio!
Caratteristiche generali degli altoparlanti per pc
Molte persone affermano che le migliori cuffie sono l’unico modo per ottenere un suono incredibile. Tuttavia, indossare le cuffie giorno dopo giorno non è esattamente l’esperienza più confortevole. Le casse per computer sono un’alternativa fantastica anche per dare un po’ di pausa alle orecchie.
Se sei curioso vedi qui la nostra guida sulle migliori cuffie con cavo e bluetooth!
Prima di addentrarci nelle caratteristiche principali, va sottolineato un punto molto importante spesso trascurato da gran parte degli utenti: solitamente la riproduzione delle tracce audio viene supportata, insieme ad altre funzioni, dalla scheda madre del proprio computer. Questo significa che, anche avendo le migliori casse in commercio, il risultato potrebbe non essere tanto buono quanto ci si sarebbe aspettati. Bisogna quindi munirsi di una scheda audio dedicata ed abbastanza aggiornata.
Fatta questa piccola premessa passiamo ad introdurre i criteri principali su cui si basano gli altoparlanti per pc.
Componenti
Ogni impianto è composto da più parti, ossia:
- Speaker: chiamati anche altoparlanti o diffusori, sono il termine più generico per indicare casse semplici (in genere almeno due). Sono i più diffusi ed economici sul mercato. Detto anche impianto standard 2.0 in quanto privo di subwoofer (anche se vi è sempre la possibilità di prenderlo separatamente);
- Subwoofer: spesso presente in impianti mediamente complessi, è un dispositivo dedicato unicamente alla riproduzione delle frequenze più basse, che in questo modo vengono particolarmente amplificate. Il subwoofer presenta dimensioni maggiori rispetto alle altre parti del sistema audio, quindi comporta un maggiore ingombro. In questo caso l’impianto con la presenza del subwoofer è denominato impianto 2.1;
- Speaker centrale: presente solo nei sistemi più complessi, indica un componente dedicato principalmente alla riproduzione dei dialoghi ed amplifica ciò che accade esattamente di fronte all’utente;
- Surround speaker: spesso definiti anche satelliti, generalmente fanno parte di sistemi complessi, e sono dedicati alla riproduzione di musica ed effetti sonori molto particolari. Generalmente sono posti ai lati dell’utente, possono essere distinti a seconda della posizione (destra o sinistra) e negli impianti più avanzati sono anche in grado di riprodurre suoni e dialoghi assecondando un movimento verso uno dei due lati. Questo è l’impianto più completo, ed è denominato con la dicitura 5.1: quattro surround speaker, uno speaker centrale e un subwoofer.
Esistono anche impianti più avanzati, fino al 7.1, ma va detto che è abbastanza raro trovare prodotti di questo tipo a prezzi convenienti, e che per poterli apprezzare appieno sarebbe necessario un dispositivo estremamente potente, sicuramente molto al di sopra della media dei pc attualmente più diffusi.
Prestazioni
Valutare la prestazione in termini di qualità audio è fondamentale. Questa può essere misurata attraverso una serie di parametri diversi, di cui alcuni, va detto, non sono necessariamente indicativi di una qualità effettivamente migliore. Vediamo insieme quali sono.
- Potenza continua: indica la potenza massima che può essere assorbita dalle casse in modo continuativo nel tempo, senza subire alcuna variazione. Viene espressa dal valore RMS (o RMS Watt, o Watt RMS), che può spaziare da un minimo di 3 W, fino a oltre 500 W in dispositivi di fascia alta. Se si volessero aggiungere degli amplificatori al proprio impianto, ricordiamo che quest’ultimi devono essere in grado di supportare la potenza delle casse stesse;
- Picco di potenza o PMPO (Peak Music Power Output): indica la potenza massima che può essere assorbita dalle casse in un brevissimo istante. È un dato che di norma aumenta proporzionalmente alla potenza continua, anche se non viene considerato un effettivo indice di qualità;
- Impedenza: questo valore indica la resistenza che lo speaker oppone alla corrente, che verrà poi assorbita dalle casse acustiche. Più bassa è l’impedenza, maggiore sarà la corrente ricevuta. È un dato molto importante da considerare, poiché può influire in modo significativo sul volume e sulla nitidezza del suono. Anche in questo caso si possono abbinare amplificatori, ma occorre sempre valutarli dato che troppa potenza potrebbe causare il danneggiamento di alcune componenti dell’impianto. Le casse in commercio possono avere un’impedenza di 2, 4, 8 o 16 Ohm;
- Frequenza: parametro fondamentale per le cuffie, non è in questo caso un dato troppo rilevante. Alcune frequenze ovviamente possono essere più o meno accentuate, per esempio, grazie al subwoofer esterno, dedicato esclusivamente alle frequenze più alte.
Connessione
Ovviamente esistono diversi tipi di connettori per gli altoparlanti associabili al proprio computer, vediamo allora quali sono i metodi di connessione audio attualmente più diffusi.
- AUX: presa per cavo jack da 3,5 mm (lo stesso utilizzato per le cuffie), è l’uscita più comune e la più semplice da associare a qualunque computer. Per gli impianti più complessi però possono essere richieste anche tre porte AUX (che potrebbero richiedere l’acquisto separato di uno splitter);
- RCA: si tratta di un cavo analogico, che viene utilizzato soprattutto negli impianti audio non pensati appositamente per computer. Solitamente è necessario utilizzare un’insieme di cavi per poterli connettere al proprio PC, il che richiede un maggiore ingombro e spese aggiuntive, a fronte della quali però si può godere di una qualità audio molto più alta;
- Wireless: classico uso della tecnologia Bluetooth. Da un lato consente di evitare l’ingombro di vari fili, dall’altra potrebbe presentare problemi di compatibilità o una stabilità della connessione limitata;
- USB: è lo standard più comune tra le casse di fascia media. Riduce notevolmente l’ingombro e permette di utilizzare gli speaker anche in mobilità, rappresentando una buona opzione, unendo quindi la versatilità alla qualità del prodotto stesso.
Parlando in termini più generali, tutti gli altoparlanti per pc presenti sul mercato dispongono ovviamente della possibilità di regolare il volume grazie a una manopola generalmente posta sulle casse stesse. Solo in modelli di fascia media oppure alta, invece, è presente la possibilità di regolare anche alcune frequenze. Per chi volesse invece avere un sistema con possibilità di personalizzazione pressoché totale vi sono due opzioni: un equalizzatore acquistabile separatamente o l’utilizzo di un software dedicato specificamente alla regolazione di tali dispositivi audio.
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